È vero siamo nell’era dei social, è vero ormai siamo perennemente connessi ed è vero, viviamo “oltre” quanto era stato qualche anno fa predetto da un certo McLuhan “ il medium è il messaggio” e quelle robe lì…ci scriviamo tante parole, ma ci “diciamo” in realtà poco…
Ok, sarà anche anacronistico, ma a questo punto, io non posso non condividere con voi il mio entusiasmo per la lettera che Charles Eames, allora quasi 34enne e “di nuovo sigel“, scrisse alla signorina Ray Kaiser nel 1941.
Scritta graficamente male, diciamocelo…per essere un quasi architetto!! è una bellissima lettera d’amore onesta, schietta, sincera e disarmante nella sua semplicità.
[Letter from Charles to Ray Eames, 1941 Library of Congress]
Charlie non la fa mica tanto lunga, in sostanza le scrive:
“…guarda Ray, io c’ho 34 anni, sono tornato single, ti amo tanto…ma proprio tanto tanto…
[…]
e niente, io vorrei spostarti presto…ma proprio presto presto presto!
già che ci sei, mi dici la taglia del tuo anulare?”
Ah, gli uomini creativi e concreti di una volta!!
NB: la Ray disse di Sì! Furono compagni di vita e di lavoro, insomma vissero per sempre felici e contenti
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