Allora, vogliamo giocare al gioco “se fossi un piatto, che piatto saresti?…” o al “ dimmi il tuo piatto preferito e ti dirò chi sei…” in tal caso credo mi andrebbe male, i più  cattivi ironici coglierebbero l’opportunità (peraltro servita su di un vassoio d’argento) di darmi della “cozza”…quindi eviterei…

Insomma sceglierei il primo. Se fossi un piatto, io sarei un piatto semplice di spaghetti ai frutti di mare, semplice no?

La ricetta sembrerebbe quasi banale, ma vi aggiungo gli ingredienti segreti che fanno di questo piatto un piatto unico

INGREDIENTI:

–       1 papà munito di vespa disposto a scorrazzarti alle 7.00 mattino nella pescheria vicino al porto.

–       1 giornata di sole calda q.b. (30° C potrebbero bastare) con annesso venticello di tramontana.

–       I colori del cielo e del mare incorniciati dalla vite con i grappoli d’uva maturi

–       1 cucina all’aperto con le maioliche dipinte dalla mamma

–       la frescura dei capelli bagnati sulle spalle dopo aver fatto il bagno

…credo di non dover aggiungere altro, solo che…

THAT’S AMORE!

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